Come scegliere la caldaia giusta? | Biasi Caldaie
Marchio Biasi

Come scegliere la caldaia giusta? “Non sempre è necessario scegliere un generatore molto costoso”

Oggi abbiamo il piacere di conoscere dal suo interno l’approccio Biasi all’evoluzione del più importante elemento dell’impianto termico: la caldaia.

Risponde alle nostre domande l’Ing Christian Gelardi responsabile pre vendita, consulente tecnico e termotecnico.

 

Da oltre un secolo ormai la caldaia è la sostituta principale del focolare domestico. Si tratta di un apparecchio centrale nella maggior parte delle abitazioni, che ha permesso di migliorare esponenzialmente la qualità della vita delle persone e che, grazie al costante progresso tecnico, garantisce comfort termico e acqua calda con livelli di efficienza una volta inimmaginabili. Tra le grandi aziende italiane che hanno partecipato in prima linea all’evoluzione della caldaia moderna c’è Biasi, che opera nel settore da oltre 90 anni ed investe costantemente nella ricerca e sviluppo per il comparto del riscaldamento domestico e professionale.


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L’utente finale negli ultimi anni è sempre più bombardato da messaggi sull’efficienza del proprio edificio e degli elettrodomestico che vi installa. Al di là dei vantaggi economici raggiungibili da un elettrodomestici di classe più elevata, le andrebbe di ricordare perché è importante investire in una caldaia più efficiente, eventualmente sostituendo un apparecchio obsoleto?

«Le tecnologie avanzano, i media ci bombardano costantemente di messaggi positivi inerenti il risparmio energetico ed il rispetto dell’ambiente, ma spesso, nella quotidianità, dimentichiamo che la prima causa dell’inquinamento che tanto ci preoccupa è il riscaldamento delle nostre case.
Questo perché ancora più della metà degli apparecchi installati per il riscaldamento delle civili abitazioni, degli edifici pubblici, delle palazzine uffici, delle fabbriche, sono obsoleti e pertanto causa di elevate emissioni inquinanti. Proprio perché il riscaldamento delle civili abitazioni e dei luoghi pubblici rimane quello che genera la maggior percentuale di emissioni inquinanti, lo Stato Italiano e la UE da anni hanno iniziato un piano di incentivazione economica per stimolare l’efficientamento energetico degli edifici.
La sostituzione finalizzata all’efficientamento andrebbe analizzata secondo tre aspetti:

  1. Sicurezza e manutenzione: sostituire il generatore di calore comporta anche la verifica dell’impianto di climatizzazione ed il suo adeguamento alle normative vigenti con particolare attenzione all’impianto di alimentazione dei generatori, ovvero le linee GAS/GPL ecc. La normativa sul trattamento acqua UNI 8065-2019, se applicata correttamente, consente di allungare la vita del proprio impianto di climatizzazione invernale aumentandone l’efficienza. Mantenere efficiente e manutenuto un impianto è il primo dovere di ogni responsabile di impianto
  2. Riduzione emissioni: sostituire il generatore di calore oggi consente di ottenere riduzioni delle emissioni inquinanti, ovvero CO, CO2, NOx valutate normalmente in TEP, cioè tonellate di petrolio equivalenti risparmiate.
  3. Risparmio economico: Sostituito il generatore di calore e fatta la corretta manutenzione dell’impianto, la maggiore efficienza si traduce in un risparmio economico con ritorni d’investimento. La diffusione di nuovi generatori di calore più efficienti, ha inoltre consentito alle aziende produttrici di ridurre i costi di produzione, il che si ripercuote in una riduzione del costo di prodotto.»

  
Negli ultimi anni il mondo delle caldaie ha vissuto un cambiamento a dir poco epocale, le classiche caldaie sono state soppiantate in toto dalle caldaie a condensazione. Quali sono i vantaggi di queste ultime e, soprattutto, all’interno della macro categoria degli apparecchi a condensazione, ci sono elementi che permettono di distinguere le performance di un prodotto rispetto ad un altro(potenza, modulazione, vaso di espansione ecc)?

«La tecnica della condensazione ha raggiunto oramai una maturità pluridecennale, con affidabilità totale. Oggi la normativa prevede l’obbligo di installare generatori a condensazione ERP, mentre i generatori di tipo tradizionale non sono più installabili salvo casi molto particolari. Va distinto il mondo professional (caldaie di potenza) dal così detto mondo residenziale, in questa occasione mi focalizzarei su quest’ultimo.
 
La problematica principale che si riscontra nell’approcciare una sostituzione è che ci si può trovare in presenza di impianti realizzati con le soluzioni installative più disparate, spesso non rispettose della normativa molto rigida che, per via della sua complessità, è frequentemente mal recepita da installatori e clienti finali.
Ad esempio, quella dell’obbligo di scarico a tetto di tutti gli apparecchi rimane una delle questioni più gravose per la corretta installazione.
Considerando l’importanza dei fumi per i generatori a condensazione, è facile comprendere che le canne fumarie siano un elemento importante di cui tenere conto in occasione di una sostituzione; elementi che, tra l’altro, devono rispondere a una normativa piuttosto precisa e stringente.
 
Già nel 2010 sembrava che le caldaie a condensazione avessero raggiunto un limite fisiologico a livello prestazionale, ma la successiva evoluzione tecnologica, soprattutto a livello elettronico, ha consentito di superare ulteriormente questo limite e oggi ha raggiunto nuovi livelli prestazionali e di affidabilità. Mi riferisco a tutti i sistemi Gas Adaptive sulla combustione,  che permettono il controllo del campo di modulazione del generatore sia in riscaldamento che in produzione di ACS, all’impiego di nuovi scambiatori più performanti abbinati a bruciatori realizzati con materiali più efficienti, ai così detti motori termici oltre che alla possibilità di controlli da remoto, sia a livello gestionale che predittivo.
In Biasi siamo sempre molto chiari nei confronti dei nostri clienti e spieghiamo con che non sempre è necessario introdurre un generatore molto costoso e di ultimissima generazione. La scelta del modello va presa in funzione delle caratteristiche dell’abitazione e dell’impianto preesistente.»


Potrebbe aiutarci ad approfondire questo ultimo punto? Quali sono le caratteristiche principali dei generatori disponibili sul mercato?

«Ad esempio, se sostituisco un generatore di calore in una civile abitazione poco isolata, con radiatori di
alluminio, ha veramente poco senso mettere il prodotto di ultimissima generazione con modulazione 1:20, mentre già con un normalissimo generatore a condensazione con modulazione 1:3 o 1:5 soddisferò in maniera egregia le aspettative del cliente.
Per gli addetti ai lavori le caldaie a condensazione normalmente si suddividono in Entry Level, Medium Level, High Level e Top Level.
Le Entry Level, come la Biasi Recupera DGT R, sono generatori a condensazione con campo di modulazione molto basso (1:3), elettronicamente sono molto semplici e perfetti per l’installazione in edifici molto vecchi.
I generatori Medium Level, come la Biasi Rinnova Cond Plus, sono premiscelati, dotati di modulazione 1:5 e controllabili da remoto attraverso dispositivi Wi Fi. Si sposano bene per le sostituzioni negli impianti abbastanza recenti, ovvero dagli anni 90.
Gli High Level sono generatori a condensazione a premiscelazione con modulazione 1:10 e possibilità di controllo da remoto attraverso dispositivi Wi Fi. Sono perfetti per sostituire generatori in impianti in edifici degli anni 2000. Non tutti i prodotti High Level sono Gas Adaptive, ad esemprio la  caldaia Biasi Innovia Cond Plus è privo del sistema Gas Adaptive, mentre la Rinnova Adaptive assolve anche questa funzione. Le caldaie Top Level infine sono necessariamente gas adptive, raggiungono campi di modulazione variabili da 1:15 –a 1:20 e sono fortemente spinte per un controllo da remoto.
Pertanto come vede il mondo  della condensazione è in continua evoluzione e ogni giorno i nostri tecnici lavorano nei laboratori al fine di migliorare la qualità e l’efficienza del prodotto stesso.»
 
Noi di ExpoClima abbiamo parlato spesso degli incentivi fiscali di cui i cittadini possono usufruire in occasione dell’acquisto ed installazione di una caldaia efficiente e dotata degli ultimi strumenti di termoregolazione ambientale. Biasi però investe molto per produrre apparecchi efficienti e validi, che rientrino tra quelli incentivati, come si muove l’azienda in questo senso?

«Non c’è dubbio che in questi tempi esistano diverse opportunità che rendono conveniente l’ammodernamento delle apparecchiature domestiche, tutti i generatori di calore prodotti da BIASI rispettano i requisiti per accedere ai diversi incentivi fiscali:
-Bonus Casa al 50%, per ristrutturazioni, ottenibile con generatori di classe A e B;
-Ecobonus con generatori di classe A al 50% e generatore di classe A + comando evoluto (Classe V, VI, VIII) al 65%;
In entrambe le situazioni ricordiamo che per i generatori di calore è obbligatorio l’adeguamento alla UNI 8065-2019 per il trattamento acqua e negli impianti a radiatori si fa obbligo dell’adozione di valvole termostatiche a bassa inerzia termica (l’obbligo risale al DPR412/93)
-Conto termico, che è un contributo non richiedibile da soggetti privati, ma da PA ed equiparati da decreto.
-Superbonus 110%, nuovo incentivo per il quale la condensazione è considerato intervento trainante.»
 
Nel contesto di una nuova costruzione o di una ristrutturazione pervasiva, quali sono gli elementi che consiglierebbe di tenere in considerazione nella scelta della caldaia da installare e, eventualmente, quali altre soluzioni efficienti potrebbero essere integrate per rendere l’impianto termico più completo, moderno e sostenibile?

«Vede, le Regioni in Italia hanno legiferato a modo loro e permane una grossa confusione. Nonostante l’obbligo di soddisfare il 50% del fabbisogno di ACS, climatizzazione invernale  e climatizzazione estiva con fonti rinnovabili è ancora possibile installare una caldaia a condensazione in una nuova costruzione.
Tanti colleghi adottano una soluzione che ritengo sia corretta ed intelligente. Dal momento che non si può obbligare chi costruisce un nuovo edificio a installare necessariamente una pompa di calore (strumento efficiente ed ecologico), si può proporre una soluzione...» 

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