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Grazie all’Ecobonus, chi effettua dei lavori per rendere la propria casa più efficiente dal punto di vista energetico può approfittare di varie opportunità.
In particolare, può scegliere 3 alternative:
1) Detrazione sulle imposte. In altre parole, il cliente finale risparmia sulle imposte parte del valore della fattura del lavoro. Questo risparmio è spalmato su più anni, in base al tipo di bonus attivato. Ciò significa che una persona fisica potrà pagare meno sull’IRPEF, e un’azienda sull’IRES, per un certo numero di anni. Vedremo un esempio più avanti.
2) Cessione del credito di imposta. Il valore della detrazione, normalmente spalmato su più anni, è a tutti gli effetti un credito che il cliente ha nei confronti dello Stato. Può decidere di venderlo e avere parte di questo denaro subito. Ne parleremo più in dettaglio in un post dedicato all’argomento.
3) Sconto diretto in fattura, pari alla percentuale del bonus.
Vediamo un esempio concreto. Un cliente deve sostituire la sua vecchia caldaia con una di classe A, richiedendo un lavoro che normalmente costa €3000. Si tratta di un lavoro che attiva l’Ecobonus al 65%, perciò ci sono 3 possibilità:
1) Il cliente paga per intero la fattura, spendendo €3000. Così facendo, può risparmiare sulle imposte una cifra pari al 65% della fattura, cioè €1950, nell’arco dei 10 anni successivi ai lavori. L’entità del risparmio annuo è quindi pari a €1950/10 = €195.
2) Il cliente paga €3000, maturando un credito di imposta di €1950. Può cedere questo credito a chiunque desideri, monetizzandolo subito.
3) Il cliente richiede direttamente all’installatore lo sconto in fattura, pagando €3000 - €1950 = €1050.
Lo scopo dell’incentivo è quello di migliorare l’efficienza energetica: perciò, il cliente finale non solo risparmia sull’intervento, ma anche sulle bollette future.
Come intendi approfittare dell’ecobonus?
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Il Team Biasi