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8 ) Per lo stesso lavoro sono state emesse due fatture, pagate con due bonifici
Quando per esempio l’installatore emette una fattura di acconto e una di saldo, pagate con due bonifici diversi, deve produrre un documento chiamato “dichiarazione sostitutiva di atto notorietà”.
Questo documento deve contenere tutti i dati del bonifico parlante: 1. Codice Fiscale del beneficiario del bonus
2. Numero P. Iva o CF titolare dell’azienda che effettua i lavori e a cui è quindi intestato il bonifico
3. Causale del versamento: deve contenere il riferimento alla norma a cui il bonus si riferisce
4. Riferimento della fattura che viene pagata, in modo da creare un chiaro collegamento tra il bonifico e la fattura specifica.
5. Spiegazione della “storia” della fatturazione: bisogna citare la nota di credito e la/e fattura/e annullate (“stornate”).
Affinché sia regolare, la dichiarazione sostitutiva deve contenere la frase: “La ditta/società X (o il soggetto X che ha ricevuto il pagamento) dichiara di aver ricevuto le somme e di averle incluse nella contabilità dell’impresa ai fini della loro concorrenza alla corretta determinazione del reddito”.
L’installatore deve quindi caricare nel campo “Bonifico parlante” un file che contenga:
• il bonifico (o i bonifici se più di uno)
• la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
• il documento di chi firma la dichiarazione, necessario per la sua regolarità.
L’installatore deve consegnare una copia della dichiarazione sostitutiva al cliente.
9)Fattura riemessa a causa di errore nell’importo Se l’installatore sbaglia l’importo della fattura, deve
• emettere una nota di credito che la annulli
• riemettere la fattura corretta
• aggiungere al bonifico un'autocertificazione sulla dinamica della fatturazione
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Il Team Biasi